Agguerriti per il Ponte dell'Immacolata, arriviamo ad Ayas con borse da spedizione per scoprire che l'unico sport a cui verosimilmente ci potremo dedicare è la raccolta delle margherite. Quando tutto sembrava perduto, salta fuori la Panda 4x4 di Pietro che ci porta fino a 2000, dove inizia la neve di questo inverno anomalo. Ci troviamo così sotto questa linea splendida, ben visibile da Champoluc, già salita con Gianni un paio d'anni fa. Ci diamo il cambio a battere e in un paio d'ore siamo fuori in cresta, al sole. Sotto di noi, ottocento metri di canale e poco più sotto, l'erba e la brina. A casa, aspettano i pizzoccheri. Ci buttiamo giù a rotta di collo pensando al formaggio fuso affogato nel burro.. Cate al battesimo del ripido dà lezioni di stile!
Filippo, Francesco e Carlo decidono che è arrivato il momento di muovere un po' le gambe, dopo un bell'autunno passato a tirare prese e incastrare arti dentro fessure. Le condizioni non permettono niente di più che un classico Passo del Sempione, e un ancor più classico Galenhorn. Già al parcheggio capiamo quanto poco originale sia questa scelta... accaparrandoci uno degli ultimi posti disponibili tiriamo un sospiro di sollievo e montiamo le pelli. Improvvisiamo: evitiamo il traccione affollato che porta a sinistra, pieghiamo a destra e all'ultimo ci infiliamo in un canale, perché se non battiamo traccia con gli sci in spalla almeno una decina di metri, la giornata ci pare avere meno senso. La discesa sarà una piacevole sorpresa! L'esposizione favorevole ha mantenuto la neve facilmente sciabile e lo sci largo, in questi casi, fa il resto. Buona la prima!
Al Caporal siamo in tanti oggi, 5 di Milano e quasi altrettanti genovesi. Ci dividiamo tra le classiche del Caporal, chi punta alla libera di Rattle Snake, chi comincia sull'Orecchio del Pachiderma, chi poi girerà a sinistra su Tempi Moderni. Ma il passaggio obbligato è per Itaca, tra sole e ombra. Risalendo l'esile fessurina gli istanti scorrono lenti, sembra di vivere un'esperienza senza tempo. Non ci stanchiamo mai di questi posti.
In cengia col sole è un'altra stagione, quella degli scherzi e delle risate. Un buffo ritrovo, un groviglio di corde in sosta, piano piano emergiamo tutti dalla placca sottostante.
In cengia le strade si dividono. Cate piega a sinistra, su terreno a gradoni che alterna tratti facili ad altri impegnativi ed esposti.
Su Rattle Snake intanto, va in onda una vera e propria battaglia! Gianni e Gidi puntano alla Rotpunkt.
Sbuchiamo e ci caliamo in doppia tutti insieme, felici.
Sarà l'ultimo weekend dell'anno sulla roccia scaldata dal sole, con il cielo azzurro. L'inverno è alle porte!
