lunedì 1 febbraio 2016

Cascata di Gender (Val d'Otro)

Sfruttando l'ospitalità di Alberto in valle per festeggiare il suo compleanno, cogliamo l'occasione per andare a provare questa bellissima cascata; d'altra parte di sci alpinismo non se ne può neanche parlare viste i prati fuori. Sabato di buon mattino con le prime luci lasciamo la frazione di Dorf e passando per Weng in più o meno 45 minuti siamo all'attacco della cascata.
La temperatura non è bassissima e questo fa si che il ghiaccio sia abbastanza morbido, ma di contro c'è un po' di acqua che scorre sia sotto che sopra la cascata..
Meno formata rispetto ad aspettative e foto decidiamo comunque di darle una possibilità.
Dopo un timido tentativo, non convinti delle condizioni, ci caliamo per valutare bene come muoverci. Intanto veniamo raggiunti alla base da una cordata che decidiamo di lasciare andare avanti per avere un altro parere sulle condizioni e nel caso riprovare con rinnovato spirito. Così dopo aver avuto conferma che le condizioni sono buone ci accodiamo e Franco risolve bene il primo tiro chiave di IV+. Per me è la prima esperienza e l'inizio è subito verticale ma tranquillo e divertente grazie anche alla corda dall'alto. Le soste sono tutte attrezzate a spit sulla sinistra della cascata, elemento questo di grande comodità visto che il nostro set contava soltanto 7 viti più 1 gentilmente prestataci dalla cordata avanti.. Dopo un tiro di raccordo ci sono altri 3 tiri molto belli e di giusta difficoltà e impegno che permettono di divertirsi senza mai eccessivi pensieri. Attraverso una stretta uscita si esce dalle difficoltà da dove si può godere della cima della cascata e di tutta la bellezza dell'ambiente. La bellissima val d'Otro viene arricchita da uno sfondo di eccezione quale la punta Parrot e la punta Gnifetti con la sua Capanna Margherita.. I tiri son tutti da 50 metri, quindi anche con le comode calate bisogna fare tutti i tiri senza possibilità di saltare soste.
Nel complesso bella cascata, ambiente e compagnia, arricchita quest'ultima dalla grande festa la sera a casa di Alberto a cui facciamo ancora gli auguri e ringraziamo per l'ospitalità, nella speranza che la prossima volta non debba occuparsi degli onori di casa e possa degnarci della sua classe su ghiaccio.
Un pensiero anche a GiDi che, nonostante la sua passione (da noi mai presa in considerazione) per le cascate, ha dovuto rinunciare causa insoliti impegni di studio.
Nella speranza che venga magari anche un  po' di neve si cercano già nuovi progetti, la vicina Saccobodu, anche se più corta, non sembra niente male.

Gianni



Franco sul primo tiro.



L'altra cordata in azione.





Terzo tiro, più in alto l'altra cordata sul quarto.



Gianni in uscita dal terzo tiro.



Quarto tiro.



Visibilmente soddisfatti e coperti in cima.