domenica 26 ottobre 2014

Piedi di Piombo

L'autunno è Val di Mello.
Da decenni continua ad attirare folle di arrampicatori che vogliono gustare il piatto prelibato dei suoi spalmi perdendosi tra le varie strutture della Valle, dai nomi mitologici. Scoglio delle Metamorfosi, Precipizio degli Asteroidi
Quasi a San Martino guidare diventa rischioso...il naso è incollato all'insù, verso il cielo terso, e i prati delle alte valli, Torrone, Oro, Porcellizzo...
"è sgombra di neve", "potevamo andare in quota.." ma se il tempo regge potremmo andare sabato prossimo...
<se l'alta pressione rimane..>

Oggi siamo diretti a Piedi di Piombo, una via relativamente recente ('86) chiodata dall'alto. In stile Mellico però... con un tiro in fessura-diedro strepitoso, il 3° sulla relazione...

Avvicinamento: prima dell'Osteria del Gatto Rosso prendere delle tracce di sentiero che costeggiano il lato destro del torrente, puntanto decisi alla bastionata sotto al Precipizio, chiamato l'Altare. Sotto alle prime rocce il sentiero taglia a destra deciso. Seguirlo fino all'attacco, evidente. Rampa e poi esce a destra per fessura (chiodo) prima sosta su albero e poi trasferimento a piedi.
Inutile scrivere un'altra relazione: ottima e puntuale quella di tuttoinlibera

Con Angelo, che ringrazio per le foto.





















domenica 19 ottobre 2014

Caporal - Sole Nascente

Regaz presenti: Gidi, Franz


Una via simbolica, aperta nel '73 da Kosterlitz, Motti e Grassi. Autentica espressione del Nuovo Mattino.
C'è di tutto: primo tiro con fessura difficile (6c) e tratto di artificiale impegnativo, reso per fortuna sicuro da un provvidenziale spit.
Secondo tiro, traverso spettacolare su fessurine e lamette. Sbagliamo l'inizio stando troppo alti e ci arrivano i giusti e dovuti schiaffi.
Terzo tiro: Partenza su fessurina, traverso a destra (in apertura artif) che si lascia scalare, 3 chiodi a pressione nel giro di 3 metri. Poi ancora fessura, ora verticale, più larga e molto erbosa, fino ad una sosta da attrezzare a friend. Quarto, quinto e sesto, spettacolari, una sintesi dell'arrampicata dell'Orco. Fessure, incastri, diedri e camini. Passi atletici mai banali.


Uno dei motivi per cui ci si ostina a farsi spillare 11 euro e quaranta per l'autostrada Milano-Ivrea, la bellezza di questi luoghi.

Un po' disturbata dall'erba, come via, ma vale il viaggio nel cuore del Caporal!

In cima, nei dintorni dell'uscita di "Tempi Moderni" e "Rattle Snake", indugiamo, non vogliamo che questa giornata tersa e autunnale abbia fine.
Scaliamo tre fessure a caso, muovendoci per cenge a gradoni, larici che ormai mutano colore, e cespugli di ginepro. Sostiamo su alberelli e scendiamo a piedi per altri canaletti erbosi.


Il sole che cala ci obbliga a buttare giù le doppie. Una si incastrerà, aspettiamo una cordata che si sta calando e ce la facciamo disincastrare. E' come se non avessimo nessuna voglia di andarcene.

Relazione