mercoledì 8 luglio 2015

Torre Innominata di Cacciabella - Spigolo Ovest

Regaz presenti: Alberto e Filippo; Special guests: Caterina e Giovanni

Pronti via e si parte. Di stare nei 58 gradi di Milano zero sbatti e quindi eccoci in macchina: direzione capanna Sciora, all'ombra del Badile e del Cengalo.
Nonostante la faticosa salita sotto il sole la compagnia di Giovanni non manca mai, e quindi ne approfittiamo per sapere tutto di tutti. Ohimè, dopo che il sentiero si è fatto ripido e il fiato è più corto, le conversazioni terminano e lasciano spazio al vento fresco e lo scroscio dei torrenti; ogni tanto lo sguardo si alza per ammirare i monoliti di granito che ci si presentano davanti.
Da sinistra verso destra Badile e Cengalo.
E lo spettacolo è sempre magnifico, ci porta a sognare tante di quelle vie classiche..!






















domenica 5 luglio 2015

Spigolo Vinci

L'occasione è il ritorno di uno dei Regaz dal Niger, dove è stanziato per gestire le emergenze.
Nientepopò di meno che "il rapido di Berna", come suole farsi chiamare Alberto.
Il suddetto, abituato ai 46 gradi e mezzo di Niamey, ostenta con derisione un cappellino di lana anche sotto gli scarsi 32 di Morbegno alle 13.
L'occasione dicevo, fa scattare una bella socialata; inizialmente si vocifera di un pulmino noleggiato, al dunque ci si deve accontentare di una Panda.

Il caldo non molla neanche a duemilaecinque, ma noi ci si attrezza per ogni evenienza.
Il primo torrente è l'occasione per questa opera d'arte vivente:


"Statuari trottolini al bagno"
pixel su schermo digitale, 24x30
autore sconosciuto,
collezione privata presso residenza JJ Mora, Milano

I critici qui si dividono. C'è chi parla di Hermes Prassitele, altri fermi al più profano Cannavaro.

Dopo cena, alla Gianetti, va in scena la tradizionale gara del sorriso più smagliante, vinta da Ghers per aver sedotto la commissione.





E c'è chi, visibilmente soddisfatto, indossa imperterrito il suo cappellino di lana.

Sullo sfondo, due indomite turiste inglesi. Scopriranno molto presto, a loro spese, cosa vuol dire passare mesi in Niger con la sola compagnia di un hard disk zeppo di serie TV.

Ma veniamo alla via.

Che dire, molto è stato scritto e troppo è stato detto, ma comunque si volevano ribadire due o tre concetti:
1. Comunque Vinci nel '34 con gli scarponi ne aveva che noi dovremmo cambiare sport...
2. Comunque 13 gradi a 2500 alle 5 di mattina sono troppi.
3. La grandine fa male.
4. Le doppie si incastrano.

Detto questo, le foto parlano chiaro!