Tour dei regaz parte 1 - Dolomiti
Regaz presenti: giggi, gianni, filo
Tutto ha inizio in una fredda e piovosa giornata a Milano, quel venerdì primo di Agosto seduti intorno ad un tavolo valutando le opzioni che ci si presentavano.
- Monte Rosa no perché: troppa neve, già un paio di morti per valanga, meteo molto incerto, condizioni quasi invernali.
- Monte Bianco no perché: stesse ragioni di sopra e in più molto costoso tra funivia e altre storie e sconosciuto da tutti i membri.
- Valle dell'Orco: senza i vari problemi dell'altitudine, ma con un meteo alquanto sfavorevole.
- Val Masino: vedi sopra.
Quando tutto sembrava perduto e il maltempo stava per averla vinta su di noi, ecco l'intuizione geniale di gianni: "Andiamo in Dolomiti".
Così, dopo un rapido sguardo al meteo e qualche fotografia delle Torri del Sella, ci siamo convinti, e con tutta calma carichiamo la macchina (dotata per l'occasione di un adesivo patagonia, nostro main sponsor) pronti per un lungo viaggio.
L'arrivo nelle Dolomiti (patrimonio dell'Unesco per chi non lo sapesse) è sempre stupendo, sopratutto all'ora del tramonto quando si colora tutto di rosa e arancione, e l'ultimo sole tocca appena le cime delle torri del sella.
In cima al passo si scorge anche la Marmolada, e per noi che arriviamo diretti dalla calda e grigia Milano questo è un spettacolo incredibile.
Parcheggiata la macchina, cominciamo a cucinare nel nostro fornelletto una pasta al pesto senza sale nè olio (che ci siamo dimenticati di comprare) e, con lo stomaco pieno, decidiamo che l'indomani ci saremmo avventurati sulla seconda Torre, seguendo la via Kasnapoff (una via facile di IV e V- perché per giggi e filo era la prima volta in dolomiti). Non farò la relazione della via perché sarebbe troppo lungo e non ricordo esattamente dove e come siamo passati (farò una breve descrizione sotto le foto).
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Brusco risveglio + selfie mattutina dei regaz: da sinistra filo, giggi, gianni |
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bellissimo clima serale: paesaggi splendidi + arietta fresca |
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gianni sul secondo o terzo tiro di 12 della via Kasnapoff (IV e V) |
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gianni sul terzo tiro, bello, e sempre molto verticale |
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sempre gianni, sul quinto o sesto tiro, bella placca con prese grosse, anche se la verticalità si fa sempre sentire |
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dopo il sesto tiro, gidi ha cominciato ad andare da primo, qua gianni sulla L8 |
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altri climbers sulla prima torre vicino a noi |
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sempre un piacere cucinare qua!! |
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l'accampamento |
Dopo una lunga, anzi lunghissima notte, al "risveglio" (se così lo possiamo chiamare per quello che abbiamo dormito) ci dirigiamo verso la celeberrima via Schober/Kleisl (o per gli amici via Rossi), una via più breve (7-8 tiri) ma leggermente più complessa, alla prima torre del sella (V sostenuto 2 tiri di VI- e un passaggio che secondo me risultava di VII). Via molto interessante con un tiro di VI- in placca molto bello e continuo; roccia abbastanza solida sopratutto verso la cima, e arrampicata sempre molto gradevole nonostante gli avambracci alla fine si facciano parecchio sentire. Giornata splendida e per la gioia di gianni anche qualche parapendio in giro.
Arrivati in cima però la faccia di gianni non promette nulla di buono e, una volta scesi al paesino per comprare un termometro, scopriamo che aveva ben 38,5 di febbre.
Per evitare un grave peggioramento della malattia decidiamo di tornare a Milano per risistemarci e magari il giorno successivo ripartire tutti più freschi.
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gianni sul primo tiro |
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gidi che sbuca sotto la prima sosta |
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gianni finalmente al sole sul terzo tiro di VI- |
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gidi in placca sul terzo tiro |
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i nostri fans che ci seguono dappertutto |
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ammirando il panorama sotto la cima |
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altra gente su una via vicino alla nostra |
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